Amministrazione classi di metadati
L'amministrazione delle classi di metadati permette di visionare e/o modificare la struttura delle classi di metadati sulle quali i vari applicativi si appoggiano. L'interfaccia è composta da due parti principali, la prima è una rappresentazione grafica della classi e delle relazione che tra esse intercorrono, la seconda è una parte di definizione della struttura interna della classe selezionata. La selezione di un elemento nella parte grafica superiore causa la visualizzazione dei dettagli nella parte inferiore. Una prima cosa che si può notare è la presenza o meno del simbolo del lucchetto sull'icona delle classi documentali. Un elemento con il lucchetto indica che è stato inserito automaticamente durante la configurazione del sistema e non è (o in parte) modificabile. Un elemento senza lucchetto è invece stato inserito manualmente da qualche utente con gli opportuni permessi di amministrazione.
Cliccando con il tasto destro del mouse nella parte grafica è possibile: Creare una nuova classe (se si clicca neppa parte vuota) Agire con vari comandi sulle classi (cliccando su una delle icone). Le operazioni disponibili per le classi dipendono dallo stato in cui si trovano. In linea di massima le operazioni disponibili sono: Modificare l'ereditarietà della classe: si può fare ereditare una classe da un'altra classe (che diventa quindi la super classe). In questo modo è possibile organizzare le classi per tipologia ed assemblarle in modo che gli attributi in comune a più classi vengano definiti (e manutenuti) una sola volta. Cancellare la classe: E' possibile rimuovere una classe solo se non è mai stata utilizzata nel sistema. In caso contrario verrà mostrato un errore in fase di salvataggio. Esportare la classe su file: Questo permette di trasportare la definizione della classe su un altri sistema, ad esempio attraverso una chiavetta USB. Effettuare il deploy della classe: Questa operazione si divide in installazione della classe su sistemi remoti oppure rimozione della classe da sistemi remoti. Una volta selezionato il comando comparirà la maschera di gestione dei server remoti e sarà possibile selezionare il gruppo di server dove effettuare il deploy. L'installazione di una classe di metadati su sistemi remoti si divide in due parti: Il deploy della classe ed il deploy dei mapping. Mentre il deploy della classe avviene tramite i comandi di questa interfaccia, il deploy dei mapping avviene dall'interfaccia di gestione della tipologia di documento specifica. E' quindi necessario, una volta distribuita la classe, andare nelle varie tipologie di documenti che si interessa distribuire tra i vari sistemi ed effettuare questa seconda operazione. I mapping sono gli elementi che legano la classe ai tipi documentali, per cui non è possibile effettuare l'operazione da questa interfaccia.
L'editor della struttura della classe selezionata è situato nella parte bassa dell'interfaccia. Tale editor mostra i dati principali della classe, sulla sinistra (nome interno, descrizione per gli utenti ed altre informazioni) mentre sulla destra sono definiti gli attributi della classe.
Ogni attributo di classe permette di definire nome, descrizione, tipo, obbligatorietà, editabilità e formattazione. La formattazione si accede tramite il pulsante con il foglietto contenente le righe colorate (grigie se non è specificata alcuna formattazione). La formattazione ha un effetto sull'aspetto del dato quando questo si mostra all'utente nelle opportune interfacce di inserimento dati. Quando il sistema apre una di queste interfacce, presenta all'utente dei pannelli rappresentanti i dati della classe. Questi pannelli possono avere due origini: La prima è una origine automatica, nel senso che il pannello non viene disegnato dall'amministratoe ma viene generato al volo sulla base della definizione dei dati e della loro formattazione. La seconda invece è una origine manuale, dove l'amministratore può partire da una base pre-calcolata che è quella del generatore automatico di cui sopra ed apportare le modifiche del caso, oppure partire da un pannello completamente vuoto e personalizzarlo a piacimento. Quest'ultima soluzione è di gran lunga la più complessa da gestire. In generale è opportuno notare che mettere mano alla definizione grafica del pannello causa un "congelamento" del pannello stesso, per cui la sua struttura non verrà più aggiornata automaticamente in caso di modifica degli attributi della classe. Dato che è possibile influenzare l'aspetto degli elementi generati automaticamente tramite le impostazioni sulla formattazione dei dati (tipo definire check box oppure combo box), si suggerisce di evitare il più possibile di alterare manualmente l'editor. Ad ogni modo, anche se l'editor è stato alterato manualmente, è possibile in qualsiasi momento resettarlo al suo stato originario di auto-generazione. Tutti questi comandi sono impartibili dal pulsante "Editor visuale" presente nel pannello di definizione della classe.