Differenze tra le versioni di "Pratiche Funerarie"
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La prassi prevede che, a volte, la pratica venga formata prima dell'atto, per questa ragione, ma non solo, viene presentata la gestione delle Pratiche Funerarie anche a menu. Abbiamo detto ânon soloâ perché la pratica, anche quando formata in coda all'atto di morte, può essere richiamata in un momento successivo, per integrazioni o stampe ed è proprio il caso di non ripassare dall'atto di morte per editarla. | |||
La pratica contiene un insieme di dati che vengono utilizzati per la stampa di alcuni moduli, il suo scopo è duplice: gestire le numerazioni di quelli, fra i moduli, che hanno una numerazione distintiva (così da creare anche dei semplici registri), e archiviare i dati in tabella al fine di riprenderli per le varie fasi di stampa. | |||
==Apertura della pratica== | |||
L'apertura della pratica può avvenire in 3 circostanze diverse: | |||
1) in coda alla formazione dell'atto di morte, con aggancio automatico all'atto e al soggetto; | |||
2) in modo isolato dall'atto, ma con presenza di questo nella base dati, e quindi con ricerca e aggancio all'atto; | |||
3) in modo isolato dall'atto, e senza che questo esista nella base dati, e quindi con inserimento manuale dei dati che sono specifici dell'atto di morte. |
Versione delle 11:09, 7 mar 2008
Dopo la chiusura dell'atto di morte e la produzione degli adempimenti, l'utente può richiamare, per gli atti originali, la funzione della pratica funeraria. La prassi prevede che, a volte, la pratica venga formata prima dell'atto, per questa ragione, ma non solo, viene presentata la gestione delle Pratiche Funerarie anche a menu. Abbiamo detto ânon soloâ perché la pratica, anche quando formata in coda all'atto di morte, può essere richiamata in un momento successivo, per integrazioni o stampe ed è proprio il caso di non ripassare dall'atto di morte per editarla. La pratica contiene un insieme di dati che vengono utilizzati per la stampa di alcuni moduli, il suo scopo è duplice: gestire le numerazioni di quelli, fra i moduli, che hanno una numerazione distintiva (così da creare anche dei semplici registri), e archiviare i dati in tabella al fine di riprenderli per le varie fasi di stampa.
Apertura della pratica
L'apertura della pratica può avvenire in 3 circostanze diverse: 1) in coda alla formazione dell'atto di morte, con aggancio automatico all'atto e al soggetto; 2) in modo isolato dall'atto, ma con presenza di questo nella base dati, e quindi con ricerca e aggancio all'atto; 3) in modo isolato dall'atto, e senza che questo esista nella base dati, e quindi con inserimento manuale dei dati che sono specifici dell'atto di morte.